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ESERCIZI DI CONVERSAZIONE. 1. a) Trascrivete le parole, le locuzioni e le frasi del testo che si usano di regola nella conversazione, nei dialoghi. 2. a) Formate delle domande o delle frasi, adoperando il lessico del testo e rispondete con le seguenti for



 

1. a) Trascrivete le parole, le locuzioni e le frasi del testo che si usano di regola nella conversazione, nei dialoghi.

b) Fate un dialogo, usando le seguenti battute:           

purtroppo, dite, raccontate, fate pure, fatemi il piacere, badate, mi raccomando, ho sbagliato carriera; è da tanto che mancate dalla Toscana, ma che!, lo lascio immaginare a voi, non abbiatevene a male, non mi siete viso nuovo, ditemi la verità.

2. a) Formate delle domande o delle frasi, adoperando il lessico del testo e rispondete con le seguenti formule di gentilezza:

sia gentile; prego, per favore; per piacere, vi prego; i miei complimenti; stia comodo, s'accomodi ; buon viaggio; buon appetito; auguri, tanti auguri; ciao, arrivederci, addio; felice, onorato di fare la Sua conoscenza; Vi (Le) presento (il mio amico, parente, ecc.); dopo di voi (di Lei); non c'è di che; (Lei) è molto gentile; Lei scherza ; il piacere è tutto mio; niente, niente; non Si disturbi; non S'incomodi; sono a Sua disposizione; comandi; dica; dimmi; sono tutto orecchi; L'ascolto; come dice?; in che cosa posso servirLa ; sono obbligatissimo; Le sono riconoscente; alla Sua (vostra) salute! ; che cosa posso fare per Lei (voi)? ; tanti saluti da parte di (mia moglie, mio marito, ecc.); saluti affettuosi; riverisca; buon successo; non mancherò; altrettanto; Si figuri (figuratevi) ; S'immagini (immaginatevi).                          

b) Finite le frasi:

— Buona sera, signor Gianni. Come sta?

— Grazie, bene, e Lei?

— Grazie, bene. Le presento...                                          

— Piacere...                                                                 

— Il piacere è tutto mio.

—Accomodatevi nel soggiorno.

— Grazie, è veramente spazioso il Suo soggiorno e...

— Lei è molto gentile.

— Che cosa posso fare per Lei...

— Grazie, vorrei...

— Sono a Sua disposizione e...

— Non so proprio come ringraziaLa.

— Ma si figuri!

— Allora se permette...

—Arrivederci presto...

— Arnvederci e tanti saluti alla Sua signora.

— Grazie, altrettanto.

c) Traducete in italiano, adoperando le formule di gentilezza:

— Здравствуйте, как поживаете?

— Спасибо, хорошо, а Вы? Очень, очень рад, проходите, пожалуйста.     

— Спасибо, я на минутку. Решил обратиться к Вам с просьбой.

— Пожалуйста, слушаю Вас.

— Вам не трудно будет выступить с лекцией перед нашими студентами?

— Думаю, что нет, если это не срочно.

— Нет, не срочно.

— Ну, тогда я готов.

— Вы очень любезны, и я заранее Вам благодарен.

— Ну что Вы, это мой долг.       

— Не буду больше Вам мешать, а о теме и сроках, если разрешите, договоримся позднее.

— Пожалуйста, звоните в любое время. Благодарю Вас, всего хорошего.

— До свидания, желаю успеха.

 

FATE DA INTERPRETE

 

A. Скажите, пожалуйста, Вы здесь бывали? Вам знакомы эти места?

B. È da tanto che manco da questa città, eppure mi pare di averci sempre vissuto. Fa veramente piacere rivedere dopo tanto i posti dove uno ha abitato.

A . Сколько времени прошло с тех пор, как вы уехали отсюда?

B. Credo che siano passati non meno di quindici anni. Pare che nulla sia cambiato qui. Mi piacerebbe rivedere i miei parenti che prima abitavano in un villino fuori delle mura. Ma non so se siano ancora lì. In tutti questi anni non ci siamo scritti. A proposito, Lei è per la prima volta in questa città ?

A. Да, я здесь впервые. Я плохо знаю маленькие итальянские города, хотя вот уже скоро два года как работаю в Италии. Я был бы Вам очень признателен, если бы Вы мне показали городок, рассказали о нем.

В . La città è piccola. I posti più noti sono la chiesa, costruita nel Settecento, dove ci sono degli affreschi di un maestro di rilievo, la piazza del mercato, tre piccoli caffè, alcune trattorie, e due o tre bar sempre affollati. In estate però ci vengono molti turisti, soprattutto tedeschi e americani.

A. A чем же занимаются жители города, ведь здесь же нет промышленности?                                                

B. La maggioranza lavora a Firenze perché da qua a Firenze c'è una mezz'ora di autobus, molti sono poi gli artigiani che lavorano nelle loro botteghe e portano la loro produzione a Firenze dove la vendono ai grossisti.

A. Спасибо, все, что Вы рассказали, очень интересно. Видимо, Вы останетесь здесь, навестите родных?

B. Credo di sì. Ci vediamo a Roma e grazie per la compagnia.

A. До свидания.

 

TESTO SUPPLEMENTARE

Compito:         Imparate a memoria

G. Giusti

LA MINORANZA E LA VAGGIORANZA

 

Che i più tirano i meno, è verità,               

posto che sia nei più senno e virtù:           

ma i meno, caro mio, tirano i più,

se i più trattiene inerzia o asinità.

 

Quando un intero popolo ti dà                 

Sostegno di parole e nulla più,             

Non impedisce che ti butti giù

di pochi impronti la temerità.

 

Fingi che quattro mi bastonin qui,

e lì ci sien dugento a dire : oibò.

Senza scrollarsi o muoversi di lì;

e poi sappimi dir come starò,

con quattro indiavolati a far di sì,

con dugento citrulli a dir di no.

 

 

Unità 2

Domenico Rea

RITRATTO DI MAGGIO

Nono capitolo

 

In vista delle vacanze i maestri si erano impegnati con lena allo svolgimento del programma e di conseguenza il maestro, conclusi gli ultimi tentativi di far riprendere, non i perduti, ma coloro che si trovavano a mezza strada — tra il "suff." e l' ''insuff.''1 — concentrò le sue curesu pochi scolari, tra i quali quasi tutti i paladini, e dei nostri,1 Rozza, Cummeo, Belgiorno e diversi altri. Gli altri divennero spettatori passivi, godendo di una grande libertà, perché il maestro ora tirava diritto al suo scopo e non intendeva né divertirsene perder tempo.

       Aveva smesso l'abito invernale e col nuovo, di una tinta chiara, era ringiovanito. Qualche cosa di bello accadeva nella sua vita perché si lasciava spuntare anche due sottili baffetti. Sembrava insomma più pulito, anche moralmente, con un passo più leggero, una voce più vicina a noi, dando ceffoni e spalmate quando i ragazzi glieli tiravano proprio.

In uno di quei giorni la scolaresca scattò aU'impiedi per l'entrata del direttore che con la mano ci accennò di star seduti. Il maestro era disceso dalla cattedra e insieme si fecero sull'uscio. Il direttore offrì una sigaretta al maestro, che in cambio gli offrì il fuoco del cerino. Poi rientrarono e andarono sotto la parete umida. Il direttore disse che non si poteva far niente e, abbassando lo sguardo, non fece caso a quella carretta d'asini, che con tutti quei capelli e stracci, davvero sembrava ci avessero anche le orecchie.

Il maestro lo guidò al largo della lavagna e gli mostrò le mattonelle rotte e le altre staccatesi. Il direttore disse:

"Questa è una cosa da niente. Si può riparare subito. Glielo dica al muratore che sta andando appunto in giro per i guasti".

Infine il maestro disse:

"Ragazzi!" Scattammo all''impiedi e il direttore, come quando era venuto ci fece il segno di star seduti.

"Ragazzi", riprese il maestro "dopodomani verrà l'ispettore. Dovremo far trovare l'aula pulita e infiorata. Mi raccomando. Morrone, resta nel banco, ci sono fiori nella tua terra?"

"Sì, ci sono. Ci sono le rose ora".

"Bene. E fattele dare. Di' a tuo padre che le voglio io... Mi raccomando, inoltre la pulizia, gli abiti. Non vi voglio vedere strappati. Avrete pure l'abito della festa. E i capelli, a voialtri dico, via. Ognuno di voi dev' essere un fiore, dalle scarpe alla testa".

Il maestro parlava dolcemente, ma era fuori del mondo.

"Tu... tu... l'avete un abito?"

Dissero tutti di sì. Solo Rozza ebbe il fegato di alzarsi e di restare impalato nel banco.

"Che fai?" II maesro intese quel soffio di confessione e si trovò a dire:

"Allora non venire, sei scusato".

Si alzarono subito Cummeo, Giordano, Belgiorno, Driscio e un altro folto gruppo. E il maestro esclamò con se stesso qualche cosa, non potendo dire "non venite" a tutti. Chi sarebbe restato in aula e come avrebbe potuto assumersi tanta responsabilità?

"Fatevi rattoppare e pulire quello che avete. Che ci posso fare io?" E con se stesso mormorò qualche cosa.

Rare volte si era verificata tanta cordialità tra maestro e alunni. Restammo pensierosi con lui. Poi disse a Balestra di sostituirlo ed uscì. Andò in direzione e al ritorno, sollevato, dispensò dal venire una quindicina di ragazzi. Almeno questa volta l'inaspettata vacanza non li rallegrò.                                                          

L'indomani fu dedicato alla preparazione teorica. Furono chiamati alla lavagna i migliori e sottoposti a una prova di numeri e di scrittura. Facemmo una paginetta a testa di lettura ed io, Balestra Fioravanti, Sgherro ed altri paladini recitammo qualche indovinello. Rozza che sapeva le poesie della terza classe non doveva venire. E in questo stato si trovarono altri. Infine il maestro scelse i più capaci secondo i risultati ottenuti dalle prove e ci raccomandò di essere in aula il giorno dell' ispezione più tardi del solito, ma tirati coi fiocchi. Mommi ed altri due coloni dovevano venire invece prima della solita ora.                        

Trovammo l'aula odorosa, con gigli, rose ed erbe, coi lastroni splendidi, i mattoni divenuti rossi e lucidi, la cattedra con un nuovo; tappeto e con due file di banchi in meno, per eliminare i vuoti degli assenti forzati. Il maestro indossava l'abito chiaro del ritratto. Anche lui, fresco e lavato. Non aveva più nulla del maestro dedito alle frustate.

Balestra indossava un abito bianco crema, sui calzoncini spiccava la piega, coi bottoni bianchi sulla giacchetta. Fioravanti aveva le scarpette nere lucide, un abito scuro con la cravatta e il fazzoletto al taschino. Gigliotti indossava l'uniforme di ufficiale di marina e io quella di rnarinaretto, comprata con certi soldi venuti dall'America e che ogni anno erano attesi 365 giorni prima. Altri non avevano neanche il pagliaccio, non volevano approfittare dell ' assenza ingiustificata perché si era detto che sarebbero stati distribuiti i dolci. Altri avevano detto alle madri come stava la faccenda e costoro erano state ferite nell'orgoglio e si chiama­vano da porta a porta per raccontarsi l'affronto subito dai figli; persuasi che i loro figli fossero più che decentemente vestiti. E avevano ragione.

E ora la truppa di ragazzi esclusi e molte altre truppe aspettavano nel cortile dell' istituto per essere ammesse nelle rispettive aule.

 I maestri giravano tra i portici lavati e infiorati ed erano divertiti e preoccupati. L'ispettore stava per arrivare. E la staffetta entrò e gridò:

"È spuntato, arriva, arriva".

"Dove li cacciamo questi qua?" disse un maestro. Li misero in fila e dissero: "Vedrete anche voi l'ispettore. Ora passiamo però nell'altro atrio delle scuole femminili, legate alle nostre". La turba scomparve nello stesso momento che gl'insegnanti, ciascuno dinanzi alla propria aula, applaudivano all'apparizione dell'ispettore.

Noi frèmevamo nei banchi per l'aria di festa e l'atmosfera frizzante. Il maestro era buono. Diceva con dolcezza di star zitti, ma non proprio zitti, quieti. L'ispettore già girava e il maestro ci fece le ultime raccomandazioni.

"Eccolo, eccolo, arriva. Ragazzi, pronti, ragazzi" e com' era stato convenuto gridammo a una voce:

"Viva l'ispettore!" L'ispettore guardò l'aula e noi con ammirazione. Aveva gli occhiali d'oro e d'oro due o tre denti. Senza che nessuno glielo indicasse chiamò Balestra, che rispose benissimo. L'ispettore gli chiese chi fosse, e Balestra lo disse molto bene. L'ispettore ne fu entusiasta e gli mise un braccio intorno al collo e al maestro:

"Bravo, professore. La sua è la più bella prima dell'istituto. Volontà e organizzazione ci aspettiamo dai nuovi maestri. Non me ne dimenticherò. Ella è ben degna di restare ad X. E non tema altri trasferimenti". E trovandosi Balestra sotto il braccio, gli domandò:                                                             

"Che vuoi fare da grande?"                                   

"L'industriale" dichiarò il nostro compagno.        

"Ah, ah, ah! " risero in coro l'ispettore, il direttore è il maestro. Ed anche noi.

"Viva l'ispettore!" ripetemmo. L'ispettore passò quindi nell'altro atrio e mentre lui attraversava il portico destro, dal sinistro spuntarono le truppe di bassa fanteria conciate come clown da circo equestre. Si unirono a noi intorno al maestro, che disse che dovevamo tornare la prossima settimana per le pagelle. A uno a uno gli baciammo la mano. I clown facevano ridere ed essi medesimi ci aiutavano a farlo perché, per la festa, facevano capriole, smorfie, col permesso del maestro. All'uscita andammo ad arrampicarci alle finestre della direzione per vedere come i maestri e le maestre mangiavano i gelati.                   

Note

1. Tra il "suff." el'"insuff." — tra i voti "sufficiente" e "insufficiente".

 

ESERCIZI DI VOCABOLARIO

 

1. Imparate le parole e i nessi di parole:

impegnarsi allo svolgimento del programma стараться выполнить школьную про­грамму

con lena усердно, старательно

paladino защитник, зд. лучший ученик

godere di una grande libertà пользоваться большой сво­бодой

smettere l'abito перестать но­сить костюм

tirar diritto al suo scopo идти прямо к поставленной цели

tinta chiara (scura) светлого (темного) цвета

ringiovanire vi помолодеть lasciar spuntare due sottili baffetti

отрастить тоненькие усики

dar ceffoni e spalmate раздавать пощечины и подзатыльники

scolaresca / школьники

mattonella rossa красная кафельная плитка для пола .

andare in giro per i guasti осматри­вать здание с целью выявить необ­ходимость ремонта

scattare all'impiedi вскочить на ноги

essere fuori del mondo быть вне себя

avere il fegato di fare qc иметь сме­лость делать что-л.

restare impalato вытянуться в струнку, застыть

rattoppare gli indumenti почи­нить одежду

verificarsi обнаруживаться

sostituire una persona заменить человека

esser sollevato (di spirito) быть в приподнятом настроении

dispensare i ragazzi отпустить ребят

rallegrare qd развеселить кого-либо

recitare un indovinello загадать загадку

coi fiocchi прекрасный, вели­колепный

dedito alle frustate привычный бить (школьников)

colono крестьянин, арендующий землю

ferire nell'orgoglio задеть гордость

affronto m оскорбление

spuntare vi появляться

farsi sull' uscio (sulla porta) пока­заться в дверях

atmosfera frizzante волнующая об­становка

con ammirazione восхищенно

conciato come un clown del/da circo equestre быть похожим на клоуна бродячего цирка

pagella табель с оценками

arrampicarsi взбираться

2. a ) Consultando un dizionario italiano, trovate diverse accezioni dei verbi impegnare, impegnarsi e i derivati.

b) Trovate gli equivalenti russi ai nessi di parole con i verbi impegnare, impegnarsi e i derivati:

impegnare la roba (al monte di pietà) per... ;

impegnare un ballo; impegnare la parola; impegnare una giovane (promettere di sposarla); una persona d'impegno; assumersi l'impegno; gli scrittori impegnati; un compito impeg­nativo; impegnarsi in una questione; impegnarsi a fare qc.

c) Traducete in italiano, usando i nessi di parole dell'esercizio b) :

1. Это ответственное задание. 2. Он взял на себя обя­зательство выполнить задание раньше срока. 3. Его пригла­сили в ресторан, но он сказал, что занят. 4. Он дал мне слово сделать то, о чем я его просил. 5. Это идейный (ответ­ственный) писатель. 6. Мне пришлось взяться за это дело, хотя я и не хотел этого.

3. а ) Consultando un dizionario italiano, fate vedere l'uso del verbo svolgere.

b) Traducete le frasi adoperando il verbo svolgere:

1. Учитель должен был пройти программу до конца мая.

2. Прочтя страницу книги до конца, я перевернул ее.

3. Он выступил по теме: «Итальянская литература се­годня».

4. Он завтра защищает диплом (выступает по диплому).

5. Он занят ответственной работой.

6. Мы развернули сверток.

c) Sostituite al verbo svolgere un sinonimo, scegliendo tra:

intervenire, spiegare, voltare, trattare a parte a parte rivolgersi, sviluppare, svilupparsi, spiegarsi ecc. nelle frasi tradotte dell'esercizio b).

4. a) Consultando un dizionario italiano, trovate diverse accezioni del verbo godere.

b) Trovate gli equivalenti russi ai nessi di parole e ai modi di dire:

godere dell'affetto (dell'amicizia, della compagnia) di qd; godere della discordia (del male di qd); godere del bel tempo; godere i frutti del lavoro; godere un bel panorama; godere l'aria del mare (della montagna); godersela un mondo (mol­to); godere la vita; godere della fiducia degli amici (dei superi­ori) ; godere di buona salute (di prestigio) ; aver godimento di qc; il godimento dei diritti; essere un uomo godereccio.

c) Ricordate i proverbi:

Chi fa la festa non la gode.                             

Tra due litiganti il terzo gode.                               

Di promesse non godere, di minacce non temere.   

d) Traducete in italiano, usando i nessi e i modi di dire degli esercizi precedenti:

пользоваться жизнью; радоваться успехам; радоваться -чужой беде; пользоваться доверием избирателей; поль­зоваться плодами труда; получать пенсию (доход); иметь хорошее здоровье; любоваться пейзажем; быть любимым; иметь друзей.

5. a) Trovate gli equivalenti russi ai modi di dire:

essere una persona di fegato (essere coraggioso); avere del fegato (aver coraggio); una persóna di fegato (che ha volontà, i carattere, coraggio); mangiarsi il fegato (rodersi, struggersi per qualche dispiacere o per l'invidia).

b) Traducete dal russo in italiano le frasi, usando i modi di dire dell'esercizio precedente:

1. Этот человек не робкого десятка. 2. Ему храбрости не занимать. 3. Он отравляет себе существование (сам себя ест поедом). 4. У него хватит характера, чтобы добиться своего.

 6. Cercate in un dizionario italiano il significato dei modi di dire affini:                

 restar impalato (come un palo); rimaner di stucco.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                *:•

7. a ) Consultando un dizionario italiano, imparate l'uso della parola fuori in diverse accezioni.

b) Traducete i nessi di parole:

uscir fuori, andar fuori, star fuori; fuori piove (fa bel tempo); da (di) fuori; mangiare fuòri; mettere (mandar) fuori qd; lasciar fuori; fuori mano (lontano dal centro); fuori pericolo; essere fuori di sé (fuori del mondo, di mente) ; dar fuori (non colpire il bersaglio non indovinare); essére fuori legge; venir fuori (sorgere spontaneamente, istintivamente); gente di fuori; parlar fuori dei denti (severamente, senza riguardi).

c) Traducete in italiano, adoperando i nessi di parole dell'esercizio precedente (7 b) :

1. Я живу далеко от центра. 2. Их нет дома (они куда-то ушли). 3. Мне нравится обедать где-нибудь вне дома. 4. Он говорил, невзирая на лица, обо всем. 5. Она была вне себя от радости. 6. Учитель был вне себя от всего, что происходило вокруг. 7. Эти люди вне закона. 8. Тут он вдруг начал выставлять свои аргументы. 9. На улице прекрасная погода.

 10. Эти люди не отсюда. 11. Вдруг выяснилось, что инспек­тор уже давно приехал.

8. a ) Consultando un dizionario italiano, spiegate con esempi concreti l'uso del verbo raccomandare, raccomandarsi e i derivati in diverse accezioni.

b) Traducete in italiano, adoperando i nessi di parole che troverete nel dizionario :

1. Non mi resta che raccomandarmi all'amicizia.

2. Vengo da Lei, mi raccomanda Suo padre.

3. Devo inviare questa lettera raccomandata.

4. Mi raccomando, non far tardi.

5. Gli ho fatto la raccomandazione di non rivolgersi a quell'avvocato.

9. a ) Consultando un dizionario italiano, trovate dei sinonimi dei verbi verificare e verificarsi.                   

b) Traducete in russo:

1. Devi verificare il conto (la notizia). 2. Il suo presagio si verificò. 3. In questa indagine si erano verificati dei dati nuovi. 4. I fatti non possono essere verificati (non sono verificabili).

10. a ) Consultando un dizionario italiano, cercate di far vedere con esempi concreti l'uso del verbo affrontare e i suoi derivati.

b) Traducete in russo:                                            

1. I soldati erano pronti ad affronare la morte. 2. Era una persona di fegato, sapeva affrontare qualsiasi pericolo. 3. I ragazzi poveri consideravano un affronto il patto di non venire a scuola durante l' ispezione.                              

        

ESERCIZI DI GRAMMATICA

 

1. a ) Traducete in russo le frasi con i costrutti: fare, lasciare + l'infinito :                     

1. Il maestro, conclusi gli ultimi tentativi di far riprendere, non i perduti, ma coloro che si trovavano a mezza strada — tra il "sufi." e l'insuff." — concentrò le sue cure su pochi scolari, tra i quali quasi tutti i paladini...

2. Qualche cosa di bello accadeva nella sua vita perché si lasciava spuntare anche due sottili baffetti.                    

3. Dovremo far trovare l'aula pulita e infiorata.

4. "Morrone, resta nel banco, ci sono fiori nella tua terra?" "Sì, ci sono. Ci sono le rose ora." "Bene, e fattele dare".

5. "Fatevi rattoppare e pulire quel vestito che avete".

6. I clown facevano ridere ed essi stessi ci aiutavano a farlo.

b) Fate delle frasi con i costrutti:

far venire, far vedere, far fare, far dare, far dire, far chiamare, far parlare di sé, far pulire il vestito, far sentire la musica, far mandare un pacco; lasciar entrare, lasciar partire, lasciar cadere.

c) Traducete in italiano, usando i costrutti: fare + l'infinito, lasciare + l'infinito :

1. Пусть он войдет в кабинет. 2. Пусть вам починят одежду. 3. Мне пришлют словарь из Италии. 4. Костюм мне купят  родители. 5. Дай мне послушать новую пластинку. 6. Дай

мне пройти. 7. Впусти его в комнату. 8. Она уронила платок. 9. Пусть он поднимет платок. 10. Благодаря его успехам о нем заговорили. 11. Позовите его, он в коридоре. 12. Пусть

он уезжает следующим поездом. 13. Дайте ему уехать, не задерживайте его. 14. Ему пришлют посылку.

2. Traducete in italiano, consultando il testo:

1. В преддверии каникул учителя стремились пройти программу и поэтому все свое внимание сосредоточили на сильных учениках.

2. Остальные ученики превратились в зрителей, пользуясь

полной свободой, поскольку учитель прямо шел к цели, не отвлекаясь, не теряя времени.

3. Учитель сменил свой старый костюм, надел новый светлый, стал отращивать себе тоненькие усики.

4. Он казался чище, даже морально, раздавая пощечины и подзатыльники, когда ребята уж очень донимали его.

5. В один из таких дней в класс вошел директор, и все школьники вскочили со своих мест, но директор указал рукой, чтобы мы сели. Учитель сошел с кафедры, и оба они встали в дверях.

6. Директор угостил учителя сигаретой, а учитель поднес спичку к сигарете директора. Потом они вместе подошли к сырой стенке, и директор сказал, что тут уж ничего не поделаешь.

7. Учитель провел его к доске и показал на сломанные плитки. Директор сказал: «Это мелочь. Можно тотчас же починить. Скажите это каменщику, который как раз осматривает неисправности».

8. «Ребята, — сказал учитель, — послезавтра приедет инс­пектор и мы должны сделать так, чтобы наш класс был чистым и в цветах.».

9. — «Морроне, у тебя есть цветы в саду? »

— «Да, сейчас есть розы».

— «Пусть тебе их дадут, скажи, что я просил».

10.— «Прошу вас, чтобы все были в чистой одежде. Не приходите в рваном. Наверное, у вас есть выходная одежда. И волосы приведите в порядок». — Учитель говорил мягко, но был вне себя.

11. Когда учитель спросил, у всех ли есть другая одежда, только Роцца набрался храбрости встать и застыть за партой. Учитель сказал: «Тогда можешь не приходить. Это уважительная причина».                         

12. Однако учитель не мог сказать всем «не приходите». Кто тогда остался бы в классе и как он мог взять на себя такую ответственность?

13. «Пусть вам заштопают и почистят ту одежду, которая у вас есть, что я-то могу поделать».

14. Потом учитель пошел к директору и, вернувшись успо­коенный, разрешил не приходить человекам пятнадцати. Однако на этот раз ребята не обрадовались неожиданным каникулам.                                                

15. На следующий день класс благоухал. У Балестры был новый светлый костюм со складкой на брюках, с белыми пуговицами на пиджаке. Многие не захотели вос­пользоваться разрешением не приходить, потому что говорили, что будут раздавать конфеты.

16. Ребята рассказали родителям, как обстояли дела, и те почувствовали уязвленным самолюбие, уверенные в том, что дети их одеты вполне прилично, и были правы.

 


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