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E tu? Compri sempre il biglietto dei mezzi pubblici? Hai mai avuto problemi con un controllore? Racconta
26. Traducete il seguente breve testo: vidimazióne s. f. [der. di vidimare]. – L’atto del vidimare; apposizione d’un segno su un documento per attestarne l’autenticità o impedirne alterazioni. In molte città italiane è obbligatorio vidimare i biglietti del trasporto pubblico. Non basta acquistare il biglietto per poter usufruire del servizio; dopo averlo comperato, infatti, è necessario timbrarlo in una macchina apposita (detta validatore), generalmente situata all’interno del mezzo. Come si usa? Leggete e traducete le istruzioni sul biglietto dei trasporti di Roma:
27. Trovate le domande corrispondenti alle risposte:
28. Ricostruite la storia di Andrej a Roma, mettendo in ordine il dialogo: A) Andrej è un turista russo che si trova a Roma. Per conoscere meglio la città va in un ufficio turistico e chiede informazioni: 1 Andrej: Buongiorno signorina, scusi, ha una cartina di Roma? 2 Signorina agenzia: In russo o in italiano? __ S: Valgono 75 minuti, per ogni distanza e anche quando cambia l’autobus può usare lo stesso biglietto. __ S: Certo che sì. Dunque, vede qui sulla carta, questa è la stazione della metropolitana e qui c’è la fermata dell’autobus. __ A: In italiano, grazie. Studio l’italiano all’università e così imparo di più. __ A: Posso arrivare là in metro o in autobus? __ S: No, quello è l’istituto Politecnico. Questa è l’Università. __ A: Si! È questa l’università “La Sapienza”? __ S: Buon’idea, ecco la cartina. Desidera qualche informazione particolare? __ A: Sì, vedo, grazie, e dove posso acquistare i biglietti per i mezzi di trasporto? __ A: E come funzionano i biglietti? __ S: Dal tabaccaio o dal giornalaio, costano un euro l’uno. 13 A: Ho capito tutto. Grazie e arrivederci. 14 S: Arrivederci e buon soggiorno. B) Ora Andrej è alla fermata dell’autobus. Deve andare all’università. La signora Mosi, aspetta anche lei l’autobus, parla un poco con lui. 1 Signora Mosi: Prende anche Lei il numero tredici? 2 Andrej: Veramente non sono sicuro. Qual è l’autobus per l’università “La Sapienza”? __ S: Ho un appuntamento con mia figlia in Piazza di Spagna a mezzogiorno. Spero di non fare tardi. __ A: Sono sicuro che arriverà in tempo. Scusi, che ore sono adesso? __ S: Sono le undici e mezzo. __ A: Il venticinque. Ho capito. Grazie, signora. E Lei invece dove va? __ S: Il venticinque, e passa ogni dieci minuti. __ A: E quanto ci vuole in autobus per l’università? 9 S: Circa un quarto d’ora. Ma… vede quell’autobus? È il venticinque. È proprio fortunato Lei!
29. E tu? Prendi spesso l’autobus? Qual è il mezzo di trasporto che preferisci in città? E quello che non ti piace? 30. Immaginate di essere alla stazione “Repubblica” della metropolitana di Milano. Immaginate di essere in una delle stazioni della metro e chiedete indicazioni al vostro compagno di banco “Scusi, come arrivo alla fermata...”?: 31. Leggete e traducete il testo “Un lungo viaggio”: Carolina lavora in un’agenzia turistica. Lei abita in un piccolo paese del Veneto, a pochi chilometri dalla costa Adriatica. L’ufficio dove lavora è invece a Venezia, in una delle più famose isole della laguna: la Giudecca. Ogni giorno Carolina fa un lungo viaggio al lavoro e poi, di sera, un altro lungo viaggio ancora, quello di ritorno. Ecco il suo percorso quotidiano: Lei esce di casa alle otto e va alla stazione dei treni. Per fortuna, la sua casa non è molto lontana dalla stazione, e così Carolina è in grado di raggiungerla a piedi. Alla stazione compra il biglietto per la destinazione Jesolo (andata e ritorno) e lo timbra prima di salire sul treno. Dopo un quarto d’ora di viaggio scende dal treno a Jesolo. Da qui parte il pullman per Punta Sabbioni. Di solito Carolina non aspetta il pullman, perché conosce bene il suo orario, ma qualche volta succede che il pullman arriva a Jesolo con ritardo. Questo crea molti problemi, perché dopo mezz’ora dalla Punta Sabbioni è in partenza il motoscafo per Venezia. A Venezia non ci sono autobus, né filobus, né tram, né metropolitana. Sono le imbarcazioni come vaporetti o motoscafi a trasportare la gente. Con il motoscafo in trenta minuti si arriva in Piazza San Marco, la più famosa piazza veneziana, raggiungibile solamente per via acquatica. Da qui partono tanti vaporetti, con i quali si possono raggiungere le isole della Laguna come Torcello, Burano, Murano, San Giorgio Maggiore, la Giudecca, il Lido di Venezia e altre ancora. Carolina prende un vaporetto e in dieci minuti arriva alla Giudecca. Ma il viaggio di Carolina non finisce qua. Ora deve fare un pezzo di strada a piedi. Carolina scende dal vaporetto e prende una strada che porta all’antica Chiesa della Croce, poi gira a destra e prosegue fino al piccolo mercato del pesce. Poi gira a sinistra e in pochi minuti è al suo ufficio, finalmente!
32 . Rispondete Vero o Falso alle seguenti affermazioni: 1. Il biglietto di andata e ritorno è per due viaggi. 2. La Giudecca è un’isola veneziana. 3. A Jesolo Carolina prende il motoscafo. 4. A Venezia non ci sono autobus o tram. 5. È possibile arrivare a piazza San Marco in auto. 6. Per arrivare al lavoro Carolina deve fare un tratto a piedi.
33. Leggete e raccontate il seguente testo:
La gondola è l’unica imbarcazione al mondo lunga 11 metri e pesante più di 600 Kg che può essere manovrata con leggerezza e facilità da una sola persona e con un solo remo. Essa è diventata, per milioni di turisti, il simbolo di Venezia. E’ unica, come la città che rappresenta, anche per le sue caratteristiche costruttive. Innanzitutto è asimmetrica, dato che il lato sinistro è più largo di quello destro di 24 cm e, quindi, la barca naviga sempre inclinata su un fianco. Ha il fondo piatto, cosa che le consente di superare anche fondali di pochi centimetri. Per la sua costruzione sono adoperati otto diversi tipi di legno e sono ben 280 le parti che la compongono.
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