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V. Scegliete la parola giusta fra quelle riportate sotto.



Matrimonio coniugi, sposarsi, sposi, paraz nozze, fidanzarsi, fidanzamento, fidanzato, convivere, convivenza, separarsi, separazione, divorziare, divorzio, innamorarsi di, luna di miele, celibe, nubile

Anna e Marco, lui..., lei..., si sono conosciuti poco tempo fa. Marco... Anna appena l’ha vista. Dopo poco si sono... e per il... Marco ha regalato ad anna un anello molto prezioso. I due... hanno cominciato a... nella stessa casa. Dopo qualche mese di..., sono iniziati i preparativi per il loro.... A marzo... in chiesa; entrambi... erano bellissimi. La festa di... si è svolta in un ristorante di lusso. Finita la... in Egitto, è iniziata la vita matrimoniale. I due... vivevano in armonia, ma un certo punto hanno litigato e... temporaneamente. Dopo la..., Anna voleva...; sono andati in tribunale, ma lì hanno fatto pace, hanno rinunciato al... e sono tornati a stare insieme e adesso vivono felici e contenti, con due bellissimi figli, Roberta e Gianni.

VI. Aforismi sulle donne e sugli uomini. Completate con la preposizione corretta scegliendo tra in, su, tra e da.

1. Era triste perché era amato... tante persone, ma non era l’amore di nessuno (A. Frank).

2.... guerra e... amore tutto è lecito (O. Wilde).

3. Vorrei avere nella mia casa: una donna ragionevole, un gatto che passi... i libri, degli amici in ogni stagione senza i quali non posso vivere (G. Apollinaire).

4. Un uomo... le braccia della donna amata non è più cosciente né del mondo interiore, né di quello esteriore (Upanishad, testo indiano).

5. Ah! La forza delle donne deriva... qualcosa che la psicologia non può spiegare. Gli uomini possono essere analizzati, le donne... solo adorate (O. Wilde).

VII. Completate il dialogo con le parole adatte.

Michele vuole sposare Ada e va dal padre di lei.

M.: Buongiorno, signor Paolo. Mi chiamo Michele Bedini, sono... di sua figlia.

P.: Piacere, a cosa devo... di questa visita?

M.: Deve sapere che sua figlia ed io ci... da qualche mese e devo confessarle che io... lei.

P.: Spero che i suoi... siano seri.

M.: Ma certo, e sono qui per chiedere... di sua figlia.

P.: Andate troppo in fretta, mi sembra. Prima ci deve essere il..., così lei potrà venire a trovarci e la conosceremo meglio.

M.: Si capisce, e per questo mi sono permesso di portare a sua figlia questo....

P.: Bene, bene, e mi dica, lei che...?

M.: Sono... in una banca.

P.: Eccellente. Lei mi sembra un bravo giovane. Se mia moglie ed io saremo contenti... lei, daremo il nostro... e alla futura... daremo anche una bella..., la casa in via Indipendenza.

M.: Questo mi fa piacere, ma soprattutto mi farà piacere avere la sua stima e l’amore di sua figlia. Quando poi sarete d’accordo, celebreremo....

P.: Va bene.

VIII. Scegliete la parola adatta.

Legislazione italiana

Come / siccome / visto il bassissimo tasso di natalità e l’alta aspettativa di vita, che fa dell’Italia il Paese più vecchio del mondo, il Parlamento italiano ancora / già / quindi da molti anni sta provvedendo a sviluppare una politica sempre più / così / meno vicina a quelle persone che desiderano avere dei figli.

Innanzitutto / prima / poi sono gratuiti tutti gli esami e le visite riguardanti la gravidanza, anche / così / uguale come il parto. La legge 53/2000, anzi / oltre / più a confermare la garanzia di non essere licenziate fino / lungo / quando al compimento del primo anno del bambino e di poter rientrare al lavoro nelle stesse mansioni di dopo /precedentemente / prima, ha reso più flessibile l’astensione obbligatoria dal / del / nel lavoro della madre. Inoltre / oltre / perciò ha permesso anche al padre di poter usufruire di tutti i permessi finora / perfino / sino riservati solo alla madre, nel caso a / in / per cui sia l’unico genitore o di assentarsi dal lavoro anzichè / con / invece della madre per prendersi cura del proprio figlio.

Da / per / più favorire i genitori sono previsti degli incentivi alle imprese che favoriscono orari e forme di presentazioni lavorative, come / così / quanto il part-time riversibile, l’orario flessibile, la banca-ore e il telelavoro.

In / nel / per caso in cui la neo-mamma sia una lavoratrice autonoma o una libera professionista la legge offre agevolazioni contributive per l’assunzione della persona che lavorerà al / dal / in suo posto per un massimo di 12 mesi.

La legge prevede anche / appena / già assegni familiari a / con / in proporzione al loro reddito e al numero dei figli.

 

IX. Completate il testo con le parole dalla lista. Attenzione: c’è uno spazio in più.

alcuni ben caso così difficoltà riguardo per sempre solo su

La nuova paternità

Le donne stanno raggiungendo gli uomini nella carriera. Sono... di più le donne manager, imprenditrici e libere professioniste e... gli uomini, battuti nelle loro sedi tradizionali, sfidando le loro compagne... un terreno originariamente solo femminile: la cura dei figli.

Gli uomini padri crescono.... sono mariti difficili e disattenti, ma come padri si riscattano... e accudiscono i figli come le madri. Non a... il Parlamento italiano ha provveduto a modificare la legge... ai congedi parentali, permettendo anche ai padri di assentarsi dal lavoro... provvedere alla cura dei figli. La nuova legge prevede non... congedi di paternità post-partum, ma anche permessi di sei-otto mesi per seguire il figlio in.... La legge ha raccolto un consenso generale, tuttavia sono molte le donne pronte a scommettere che... pochi uomini in carriera approfitteranno di questi congedi.

 

X. Leggete l’articolo e associate a ogni paragrafo un dei titoli scelto tra questi mensionati sotto:

1. Matrimoni in crisi più al Nord che al Sud.

2. I figli italiani lasciano la famiglia tardi.

3. I ruoli nella famiglia non sono ancora paritari.

4. Numero di figli.

5. Quando e come ci si sposa.

Come sta cambiando la famiglia italiana

1.... Il calo delle nascite è un fenomeno mondiale, che colpisce soprattutto Italia e Spagna, i due paesi europei più cattolici e tradizionali. In Italia, il numero medio di figli per donna nel 1960 era 2, 41, oggi è 1, 25 e secondo le previsioni nel 2012 sarà 1, 40.

2.... Gli ultimi dati sull’età del matrimonio in Italia dicono che è in leggera ma costante crescita (per i maschi l’età media è 30, 9 e per le femmine 28, 1).

La maggior parte degli italiani si sposa ancora in chiesa, anche se sono in aumento i matrimoni civili (23, 7%). Anche le coppie di fatto crescono: gli italiani che convivono senza essere sposati sono circa il 6% (contro il 40% in Inghilterra e il 72% in Danimarca).

3.... In Italia i divorzi crescono al Nord più che al Sud ma in tutto il paese la tendenza è in costante aumento.

4.... I giovani italiani escono dalla casa dei genitori piuttosto tardi, intorno ai 30 anni, solitamente per sposarsi. Anche al tempo dei nostri nonni pochi lasciavano la famiglia e la maggioranza viveva con i genitori anche dopo il matrimonio. Oggi i giovani rimangono a lungo in casa per diverse ragioni, anche economiche.

5.... Nell’organizzazione della vita famigliare i giovani di oggi mostrano ancora una forte differenza tra i sessi. I maschi che fanno lavori domestici (come il mettere in ordine la propria camera) sono solo il 20, 3% e le ragazze il 40, 8%. Anche dopo sposati i maschi italiani non aiutano molto in casa. In media un uomo lavora 9 ore, mentre una donna arriva a 14 tra il lavoro fuori casa e quello domestico.

 

XI. Mettete i verbi al tempo giusto.

I mammoni

Lasciate ogni luogo comune: le donne sono meno mammone degli uomini e fanno di tutto per abbandonare la famiglia prima dei maschi della loro stessa età. Però in fatto di autonomia l’Italia è agli ultimi posti. Nei paesi del Nord Europa e in America i figli vanno a vivere da soli appena è possibile, nei campus o negli appartamenti. Nel nostro Paese, invece, sono moltissimi i giovani che, nonostante (finire) gli studi, non hanno interesse a lasciare la casa dei genitori. Ma perchè accade questo? “Lo Stato non ci aiuta”, dicono i giovani. “Se ci (essere) lavoro, (essere) più facile andare via di casa.” E ancora: “Se le case (essere) meno care, (noi / potere) prendere in affitto un appartamento e dividerlo con qualche amico.”

Se, se, se... La verità è che i giovani mammoni preferiscono restare a lungo in famiglia, luogo confortevole, fonte di vizi, servizi e benefici. Infatti le difficoltà economiche spesso sono una giustificazione: gli ultimi dati Istat rivelano che il 31, 8% degli adulti lavoratori tra i 25 e i 34 anni vive ancora con mamma e papà. Il 70% degli uomini non sposati resta con i genitori finchè questi non (morire), il 25% degli uomini divorziati e il 17% delle donne divorziate se il matrimonio (fallire) torna nella famiglia di origine.

Insomma gli italiani sono un popolo di mammoni, e se (potere) scegliere, (stare) sempre con mamma e papà.

C. Ciuli, A. Proietti. Da zero a cento, 2005

 


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