Архитектура Аудит Военная наука Иностранные языки Медицина Металлургия Метрология Образование Политология Производство Психология Стандартизация Технологии |
Feste e tradizioni popolari in ItaliaСтр 1 из 15Следующая ⇒
LE FESTE E LE TRADIZIONI Ampliamento lessicale Eredità f – наследство. Paganesimo m – язычество. Ricorrenza f – ежегодный праздник. Strato m – слой (общества). Onomastico m – именины. Resurrezione f – Воскресение (религ.). Comunione f – причащение (религ.). Ascensione f – Вознесение (религ.). Battesimo m – крещение, от вattezzare – крестить; battezzato – крещеный. La passione di Cristo – Страсти Христовы. Festа f pubblica, privata, ufficiale – праздник государственный, личный, официальный. Santo m patrono – святой покровитель. Presepe m (presepio m) – рождественские ясли. Maschera f – маска. Festa f più sentita – cамый ожидаемый праздник. Natale m – Рождество; albero m di Natale – рождественская елка; albero di Natale addobbato – празднично украшенная елка; natalizio – рождественский; fare Natale in famiglia - отмечать Рождество в семье. Abete m – ель. Dono m – дар, подарок; i doni di Natale – рождественские подарки. Capodanno m – Новый год (праздник). Dolciumi m pl – кондитерские изделия, сладости. Pasticcio m – 1. пирог; паштет; запеканка; 2. халтура (плохо сделанная работа): quella traduzione è un vero pasticcio. Pasticcino m – пирожное. Panettone m; pandoro m; torrone m – рождественский кулич. Pasqua f – Пасха; uovo di Pasqua – пасхальное яйцо; pasquale – пасхальный. Pasquetta f – понедельник после Пасхи. Brindisi m – тост; fare i brindisi – произносить тост. Spumante m – игристое вино ( шампанское). Giocattolo m – игрушка. Palma f – пальма, пальмовая ветвь. Fuori porta ( fuori città ) – за чертой города. Recarsi – направляться, отправляться. Cimitero m – кладбище. Comizio m – митинг.
Lettura Esercizi
I. Indicate se le affermazioni sono vere o false e commentatele. 1. In Italia le feste sono tutte pubbliche. 2. Compleanno, battesimo e la prima comunione sono le feste ufficiali e prevedono il riposo dal lavoro. 3. In Italia non c’è una festa del papà. 4. Il Carnevale si festeggia a Roma. 5. Capodanno è una festa in origine cattolica. 6. La festa più sentita dai bambini è la Pasqua. 7. Il 25 aprile si ricorda il giorno del 1945 che vide la fine dell’occupazione tedesca dell’Italia. 8. Il giorno quando di solito si svolge la processione dei fedeli dietro la statua del santo, dei cortei in costumi medievali e spettacoli vari si chiama il giorno della Befana.
II. Rispondete alle domande. 1. Come si spiega il grande numero e la diversità delle feste in Italia? 2. In quali 2 gruppi possono essere divise tutte le feste? 3. Qual è la differenza tra le feste ufficiali e le semplici ricorrenze? 4. Che cosa è il Carnevale? Dove lo festeggiano in particolar modo? 5. Che cosa prevede tradizionalmente il festeggiamento del Capodanno? 6. Che cosa simbolizzano i ramoscelli di ulivo? 7. Cosa si manga a Pasqua? 8. Spiegate il significato del proverbio “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”. 9. Quali feste sono apparse nel XX secolo? 10. Qual è la festa più importante dell’anno in Italia? 11. Come la festeggiano gli italiani, bambini e adulti? 12. Per quanto tempo chiudono le scuole e le imprese? 13. Che giorno e a chi di solito si fanno i regali? 14. Qual è il menù tipico del pranzo natalizio? 15. In che cosa consiste il ruolo delle feste nella vita della gente?
III. Completate il testo inserendo le parole giuste. In Italia alcune feste … molti giorni. Di solito … Pasquetta e … primo maggio gli italiani fanno una gita … porta. Si approfitta … feste per viaggiare … estero. In Italia prima c’era la monarchia ma poi è stata … ed è nata la Repubblica. A Natale … si scambiano auguri e regali. Tutti si affrettano … comprare regali. Si tratta … una festa molto popolare. In molte città si fanno feste... di un santo. Auguri … buon Natale!
IV. Scegliete la parola giusta da inserire negli spazi vuoti. sposi nozze raffinata bomboniere in fitto dispendioso velo incaricare invitati matrimonio sala ricevimenti elegante prenotare la sala delle cerimonie preziosi strascico preparativi lista nozze animatore Sposarsi in Italia In Italia le … sono un fatto tanto serio quanto …. Generalmente si cominciano i … almeno un anno prima del giorno del …. Questo perché bisogna trovare libera la …, che deve essere molto lussuosa e deve offrire una cucina …, perché gli … vogliono fare bella figura di fronte agli …. Poi bisogna anche … la messa, che deve svolgersi in una chiesa bella, preferibilmente antica, oppure bisogna mettersi in lista per la … del municipio. Inoltre si deve prendere … una macchina di lusso, si devono acquistare molti fiori e si deve … un fotografo di fare le foto e il film. Ma ancora non basta: bisogna comprare l’abito da sposa, possibilmente con il … e lo …; anche lo sposo deve essere …. Bisogna poi scegliere i regali da inserire nella … e comprare le …, cioè dei piccoli oggetti da lasciare in ricordo agli ospiti. Non devono mancare un pianista, un dj e un... per far ballare e divertire gli invitati. Infine è d’obbligo uno scambio di doni … fra gli sposi. Insomma, in totale le spese possono arrivare a 50.000 euro, ma non importa: viva gli sposi!
V. Inserite le giuste preposizioni. Il carnevale di Venezia è la festa più allegra … Italia. Esso … solito si svolge … febbraio, … scenario incantato della città … acqua. Certe volte le strade della città sono addirittura … acqua, a causa delle maree che fanno aumentare il livello del mare. Ma nessuno si cura … questo problema, perché tutti pensano soltanto … divertirsi. Il divertimento maggiore consiste … mascherarsi. Vestiti … maschera, si possono fare scherzi e prendere … giro i passanti, senza avere paura che qualcuno si arrabbi … questo. Ci sono poi quelli che indossano maschere splendide o eccentriche, … il solo desiderio di essere ammirati e fotografati. Le persone mascherate girano … tutta la città, ma poi si ritrovano tutte … piazza s. Marco, … fronte alla famosa basilica, e … ai caffè più lussuosi della città. Migliaia di turisti … ogni parte del mondo vengono … vedere la festa, che … conseguenza permette … veneziani... fare tanti soldi. VI. Completate con le preposizioni semplici o articolate. Il Natale è la festa che celebra la nascita... Bambino Gesù, si festeggia ogni anno il 25 dicembre: qualche settimana prima... giorno di Natale gli italiani preparano l’albero. Si tratta... un abete, vero o... materiale sintetico, decorato e illuminato... luci e palline colorate. Babbo Natale è un personaggio... tradizione popolare, un grosso uomo vestito... rosso che viene... Nord Europa la notte... Natale... portare doni... bambini. Babbo Natale viaggia... le renne, ... una slitta. Insieme... albero di Natale... casa si prepara il presepe.... questo giorno... festa anche gli italiani si scambiano auguri e regali sopratutto la notte... 24 dicembre. Le tradizioni... festeggiare il Natale... parenti e amici sono diverse... sud e... nord Italia ma... tutte le tavole ci sono gli stessi dolci tipici che distinguono il Natale italiano.... il cenone o il pranzo di Natale gli italiani consumano ovunque il panettone, dolce tipico di Milano... base... farina, uova, zucchero... canditi e uvetta o il pandoro, dolce simile... panettone ma... origine veronese, senza canditi e uva sultanina, che può essere farcito... creme varie. Anche il torrone fa parte... tradizione natalizia, è un dolce a base... zucchero, bianco... uovo e miele, ... mandorle e nocciole, ... solito duro e croccante. VII. Trasformate i verbi in espressioni con sostantivo e viceversa. Le feste sono collegate alla tradizione municipale e coincidono con i giorni delle antiche fiere. Le feste durano a lungo. Il compito è stato svolto correttamente. Le feste si celebrano e si festeggiano in allegria. Ho previsto in modo giusto. La città attrae turisti. I cavalli corrono velocemente. La festa culmina con i fuochi d’artificio. Ho fatto un lungo riposo. Tutti festeggiano la fondazione della città avvennuta nel 753 a. C. Il doge veneziano fa lo sposalizio con il mare. C’è una gara di barche. Le contrade sono in competizione fra loro. Si svolge l’ elezione della ragazza più bella. Durante le feste si fanno gli auguri di felicità.
Un racconto di Natale. È il 24 dicembre, il giorno della vigilia di Natale. Valeria e sua mamma sono nel salotto di casa e stanno addobbando l’albero con luci, palline colorate e fili dorati. Valeria chiede alla mamma se quando (lei - essere)... bambina, (avere)... anche lei l’albero di Natale. La mamma risponde: “Certo, anche se noi non (avere)... molti soldi e per questo spesso (preparare)... gli addobbi in casa, con fiocchi, dolcetti e candeline.” Questa sera a casa di Valeria verranno molti ospiti per il cenone di Natale. Così la ragazza aiuta la mamma a preparare anche la tavola, con la tovaglia più elegante e i piatti della festa. La mamma spiega alla figlia che quando lei (essere)... bambina a casa sua non (avere)... piatti eleganti e bicchieri di cristallo e quindi anche per i giorni di festa (usare)... sempre le stesse stoviglie, ma la festa (essere)... bellissima ugualmente! Dopo aver finito di apparecchiare la tavola, Valeria va a controllare che tutto sia in ordine in salotto. Sul mobile sotto lo specchio nei giorni scorsi ha preparato un bellissimo presepe, con la capanna dentro la quale ha già messo San Giuseppe, la Madonna e la mangiatoia dove a mezzanotte arriverà il Bambino Gesù. La mamma racconta che da bambina lei (costruire)... il paesaggio del presepe con i sassi, che (andare)... a prendere al fiume, e con il muschio del bosco. Ed ecco che gli ospiti cominciano ad arrivare! Prima i nonni e poi gli zii, tutti si accomodano a tavola e fanno i complimenti per la buona cena che la mamma ha preparato. Il nonno comincia a parlare e ricorda i tempi di quando (essere) … giovane. Il nonno: “Ai miei tempi non c’(essere)... tanta abbondanza, anche a Natale si (mangiare)... solo un pò di pollo e tante patate, se ( noi – essere)... fortunati, dopo la cena (noi – potere)... avere una fetta di dolce, ma non come oggi che fra panettoni, pandori, torroni, frutta secca, non si finisce più! ” Il nonno continua a ricordare: “Anche a Pasqua, adesso avete delle uova di cioccolato più grandi di voi! Lo scorso anno l’uovo di Valeria (essere)... così grande che (occupare)... tutta la tavola! Quando (essere)... bambino io, invece, non (esistere)... niente di tutto questo, (noi - potere)... solo prendere qualche uovo sodo e colorarlo un pò prima di mangiarcelo, perché (noi – avere)... sempre una fame da lupi! ” Ma finalmente arriva il momento più bello di tutta la serata: sotto l’albero ci sono già tanti regali. Valeria è molto curiosa e non vede l’ora di aprire i suoi pacchetti! Ce ne sono di tutti i colori e di tutte le forme, ricoperti con carte colorate scintillanti di stelline e fiocchi dorati. M.Mezzadri. Rete 3. Corso multimediale d’italiano per stranieri, 2002 Come ti prepari al Natale? I regali, il pranzo coi parenti, gli auguri… Il Natale è questo e di più. Tu sei il tipo che fa finta di niente o ti prepari all’evento già da ottobre. Scoprilo con il nostro test! 1. Natale, tu sei uno di quelli che: a) manda biglietti, cartoline e fa gli auguri veramente a tutti, nessuno escluso; b) apprezza soprattutto una cosa del Natale: i regali; c) pensa: “Natale uguale parenti e addio relax! ” 2. In sintesi il Natale è: a) voglia di regali; b) un grande stress; c) un’occasione per essere più buoni. 3. Mancano pochi giorni alla vigilia di Natale, tu: a) hai già comprato tutti i regali; b) ti manca ancora qualche regalo, ma non sai ancora se farlo...; c) come sempre ti ridurrai a comprare i regali alle 8 della sera della vigilia. 4. Il pranzo con i parenti: a) non si può saltare, è una tradizione; b) in fondo non è male: cibo; allegria e mance delle nonne; c) non ne parliamo... 5. A Natale non puoi fare a meno di: a) ovvio, un bel regalo; b) pandoro, panettone e albero! c) fingere di sentirmi male per saltare il fatidico pranzo. 6. I regali: a) sono belli se pensati per te; b) sono belli in ogni caso; c) niente regali, per favore. 7. Il Natale sarebbe meglio: a) con la neve; b) tu e lui/lei soli vicino all’albero e al camino; c) se nel mondo ci fosse la pace. 8. Sotto l’albero vorresti trovare: a) il principe azzurro; b) un nuovo lavoro; c) il biglietto vincente della lotteria Italia. 9. Il tuo albero quest’anno sarà: a) più o meno lo stesso dell’anno scorso; b) non lo farò nemmeno quest’anno; c) più addobbato che mai. 10. Natale è finito, che pensi? a) di già? b) che dovrò mettermi a dieta; c) e anche questo Natale ce lo siamo levato... Credendo alla Befana A Natale, come tutti sanno, Babbo Natale (Santa Claus, San Nicola) – dopo aver viaggiato sulla sua bella slitta tirata dalle renne – lascia i regali sotto l'albero in tutte le famiglie. Bella tradizione, certamente, ma niente a che vedere con quello che succede il 6 gennaio. La notte fra il 5 e il 6 gennaio infatti arriva la Befana. Chi è la Befana? La Befana è una vecchiaccia brutta e malvestita, con un caratteraccio terribile (ma anche con un grande senso dell'umorismo) che attraversa il cielo volando a cavallo della sua scopa. Anche lei, come Babbo Natale, passa nelle case per lasciare i regali, ma c'è un ma! Se una persona durante l'anno si è comportata bene facilmente la mattina, svegliandosi, troverà accanto al letto (nella calza che ha lasciato lì vicino pronta per essere riempita) qualche regalo bello e desiderato. E se uno è sostanzialmente normale, un po' buono e un po' cattivo? Be', in questo caso troverà nella calza prima di tutto un bel pezzo di carbone (mamma mia, tutto carbone in questa calza o c'è anche qualcosa di buono? ) e poi, scavando a fondo, fra qualche noce, due mandarini, caramelle e cioccolatini, troverà anche un pacchetto con un regalo vero. Ma la Befana è anche molto, molto umana: e perciò è un po' corruttibile. Per questo la sera del 5 gennaio la cosa migliore da fare è andare a letto lasciando in cucina un piatto di pasta e un fiasco di vino: la Befana, trovando qualcosa da mangiare e un bicchierino di vino da bere diventa sicuramente più allegra e probabilmente anche un po' più generosa. Quando i bambini crescono, purtroppo, diventano quasi sempre un po' più stupidi e ingenui e cominciano a " non credere" più alla Befana (qualcuno va raccontando in giro che sono mamma e papà a mettere i regali vicino al letto! ). Questa leggenda, inventata probabilmente proprio dai genitori che vogliono sembrare buoni e generosi, è necessario sfatarla, perché ai bambini bisogna dire sempre la verità. Quindi diciamola questa verità! Babbo Natale non esiste, è vero. Ma la Befana sì! A. De Guili. Magari. Corso di lingua e cultura italiana, 2010 XV. Traducete in italiano. 1. Вся семья собирается на Рождество: это главный семейный праздник, но, прежде всего, это праздник для детей. 2. На Рождество близкие друзья и родственники обычно дарят друг другу подарки. 3. Накануне Рождества всех охватывает неутолимая жажда делать покупки. 4. Рождественский стол – это роскошный обед или ужин с домашними равиоли, жарким или молочным поросенком и сладостями. 5. Православное Рождество отмечают 7 января. 6. В каждой области Италии существуют свои традиционные блюда, которые подают на стол в Рождество. 7. 6 января празднуют Эпифанию (Поклонение волхвов), дети ждут Бефану, которая летает на метле и приносит детям подарки. 8. Пасха ежегодно празднуется христианами в память воскрешения Христа. 9. Традиционное пасхальное угощение в нашей стране – крашеные яйца, куличи и пасха (блюдо, приготовленное из творога, масла, яиц и изюма). 10. 8 марта в Беларуси поздравляют всех женщин. В этот день им дарят цветы и подарки. 11. В России и Беларуси Новый год по традиции – семейный праздник. Ровно в 12 часов в ночь с 31 декабря на 1 января вся семья собирается за праздничным столом, пьют шампанское и поздравляют друг друга. 12. 2 июня в Италии вспоминают день, когда в 1946 году была образована Итальянская Республика. В этот день в Риме проходит военный парад. 13. Нет ни одной белорусской семьи, которая бы не потеряла во время Великой Отечественной войны родных или близких. Поэтому День Победы каждый год отмечают по всей стране 9 мая. 14. Государственные праздники – это праздники, признанные государством, и эти дни объявлены выходными. 15. Итальянский народ очень любит веселиться, поэтому карнавал в Венеции – один из любимых и ярких событий в жизни итальянцев: маски, шутки, танцы и много веселья!
XVI. Descrivete le feste bielorusse più importanti. Quali di esse preferite di più? LE CITTÀ ITALIANE Ampliamento lessicale Comune m – 1. коммуна (административная единица), муниципалитет; 2. средневековый город-государство. Comune – 1. общий (принадлежащий всем); interesse comune – общий интерес; 2. характерный, типичный, распространенный; poco comune – малоупотребительный; 3. обычный, заурядный, обыкновенный; cibo comune – обычная пища. Principato m (от principe m – принц, князь) – княжество. Metrò poli f – крупный город. Medioè vo m – средние века, alto medioevo – раннее Средневековье; basso medioevo – позднее Средневековье. Città f – город; città medievale – средневековый город; citta di provincia – провинциальный город; cittadina f – городок; cittadino – городской. Cittadino m – 1. горожанин, городской житель; 2. гражданин; concittadino m – земляк, соотечественник. Pianta f – зд. план; pianta circolare – план в виде круга. Paese m – 1. страна (государство); 2. местность, край; 3. селение, село; paese di residenza – страна проживания; paese di montagna – горное селение; paesino m – маленький поселок; villaggio m – небольшая деревня. Strada f – дорога; strada stretta – узкая дорога; strada tortuosa – извилистая дорога; tangenziale f – (скоростная ) объездная дорога; via f – улица; corso m. – проспект; viale m – бульвар; lungofiume m – набережная вдоль реки; lungomare m – набережная вдоль моря; vicolo m – улочка, переулок. Piazza f – площадь. Casa f – дом; condominio m – жилой дом совместного владения жильцов; palazzo m – 1. дворец; 2. большой современный жилой дом. Edificio m – здание; edificio pubblico – общественное здание; una fitta schiera di edifici – плотный ряд зданий; abitazione f – жилище (дом, квартира); cortile m – двор. Chiesa f – церковь; duomo m. – главный собор города; cattedrale f – кафедральный собор; basilica f – базилика, храм. Quartiere m – квартал; quartiere residenziale – жилой квартал; quartiere dormitorio – спальный квартал. Spazio m – 1. пространство; spazio urbano – пространство внутри города; 2. место – spazio disponibile – имеющееся в наличии место; i bambini non hanno spazio sufficiente per giocare – детям не хватает места для игр; 3. космос, космическое пространство. Circondare – окружать; circondare da mura f pl – окружить стенами. All’interno di (ant. all’esterno di) – с внутренней стороны, внутри (ант. с внешней стороны, извне). Resti m pl (от restare – оставаться) – развалины. Sovrapporsi – налагаться, накладываться. Segno m di distinzione – знак отличия. All’aperto – на открытом воздухе; под открытым небом; stare all’aperto – находиться на открытом воздухе. Trascorrere (sin. passare) – 1. проводить (время); 2. проходить (о времени); la vita (il tempo) trascorre – жизнь (время) проходит. Mezzi m. pl. pubblici – общественный транспорт; usare i mezzi pubblici – пользоваться общественным транспортом. Divieto m – запрет, запрещение; divieto di circolazione – движение запрещено; divieto di fumare – курить запрещается. Area f – площадь, поверхность; nell’area delimitata dalle mura – на площади, ограниченной стенами.
Strutture urbane: Municipio m – городское управление, мэрия. Sindaco m – мэр. Questura f – полицейское управление. Chiesa f – церковь; duomo m – собор; basilica f – собор, базилика; cattedrale f – кафедральный собор. Negozio m; bottega f – лавка, лавочка. Ufficio m, edificio m pubblico – административное здание. Quartiere m; centro m; centro storico; condominio m – жилой дом; palazzo m – большой жилой дом; quartiere m. residenziale – жилой квартал, quartiere m dormitorio – спальный район; abitazione f – жилище; appartamento m – квартира. Cortile m – двор; parco m; giardino m – сад. Servizi e svaghi – сфера услуг и отдыха: aeroporto, albergo (pensione), banca, bar, barbiere, biblioteca, cinema, drogheria, farmacia, latteria, macelleria, mercato, museo, negozio di alimentari, negozio di abbigliamento, ipermercato, grandi magazzini, centro commerciale, ospedale, panificio o panetteria, pescheria, ristorante, salumeria, stadio, stazione, supermercato, teatro, ufficio postale, università, zoo. Lettura Le città italiane L’Italia è un paese di città. Oggi sul territorio si contano circa 9.000 comuni; molte sono le grandi città, come per esempio Milano, Roma, Napoli che superano i 2 milioni di abitanti. Altre città importanti e popolose (fra 500.000 e 1 milione di abitanti) sono Palermo, Torino, Bologna, Firenze e Genova; più piccole ma più famose sono Venezia, Verona, Siena, Perugia e altre ancora. La loro storia è molto antica; molte vennero fondate in età romana o addirittura greca, ma il periodo d’oro delle città italiane è sicuramente il Basso Medioevo. Dal 1100 al 1500 soprattutto le città del Centro-Nord divennero ricche, grazie al commercio, alla finanza, alla artigianato, e si trasformarono in comuni indipendenti o in capitali di principati su scala regionale. Ancora oggi l’organizzazione dello spazio urbano conserva molti tratti della città medievale, che costituisce il cosiddetto “centro storico”. Esso ha una pianta generalmente circolare, con strade strette e tortuose, ed è circondato da mura, in parte ancora esistenti. All’esterno delle mura sono cresciuti quartieri periferici e semiperiferici, costruiti per lo più nel XIX e nel XX secolo. All’interno delle mura ci sono case, chiese, edifici pubblici, resti e monumenti risalenti a vari periodi: diverse epoche storiche si sovrappongono l’una all’altra e camminare in certe città è come fare un viaggio nel tempo e nella storia dell’arte e dell’architettura. Il vero cuore delle città è senza dubbio la piazza centrale, che corrisponde al luogo dell’antico mercato o foro, oppure si apre di fronte al castello, alla chiesa principale (cattedrale o duomo), al palazzo del municipio. Queste piazze di solito non sono molto grandi, sono strette da una fitta schiera di edifici bassi, per far apparire più alti e solenni gli edifici principali, cioè la cattedrale o il comune, che spesso si trovano l’uno di fronte all’altro. Un altro segno di distinzione delle città italiane è la folla. La gente ama stare all’aperto, passeggiare (il cosiddetto “struscio”), vedere e farsi vedere. Ed ha ragione, perché molte volte la città italiana è più bella di un salotto, per cui anche il più umile e ignorante dei cittadini può godere di tanti tesori di valore inestimabile. La città è fatta per tutti, per il popolo e per i signori, perché sin dai tempi più antichi i poveri vivevano vicino ai ricchi per proteggerli ed essere protetti. La distanza fra borghesia e classi lavoratrici, che si nota in molte capitali europee o in America, in Italia quasi non esiste; solo in tempi molto recenti sono sorti quartieri residenziali per ricchi nelle periferie. La gente si incontra nelle strade del centro e in piazza, si saluta, scherza, va al mercato e nei negozi. A primavera tutti i caffè e tutti i ristoranti mettono i tavolini all’aperto; passano splendide donne che incantano i passanti, si trascorrono ore piacevoli, la vita trascorre con leggerezza. In Italia anche le piccole città, o paesi, sono vive, talvolta anche più di quelle grandi. Nella piazza centrale si trova ogni cosa; la chiesa, il comune, l’ufficio postale, la farmacia, il barbiere, la banca, il caffè, i negozi con ogni genere di articoli. C’è gente che va e gente che viene continuamente, ma ci si sente vicini l’uno all’altro, si sente il calore umano e si ritrova l’allegria. Quasi tutti si conoscono e si fermano a chiacchierare o si scambiano semplicemente un saluto. Non è come nelle metropoli, dove si cammina per le strade in mezzo a una folla di persone sconosciute. Non ci sono misteri in queste piccole città. Anche i più comuni avvenimenti della periferia arrivano in piazza con la velocità del suono. Chi vuole conoscere tutte le notizie sui suoi concittadini, non ha che da recarsi in un qualsiasi negozio o bottega; qui la sua curiosità sarà soddisfatta, perché si respira un’aria di famiglia, i clienti conoscono personalmente il negoziante e gli altri clienti, si fa conversazione e ci si scambia pettegolezzi. Certo, però, non dobbiamo credere che nelle città italiane non ci siano problemi, anzi. La questione più grave è il traffico automobilistico, dovuto al fatto che l’italiano medio usa poco i mezzi pubblici e prende la macchina anche solo per andare a comprare le sigarette dal tabaccaio. Le auto sono dovunque, anche sui marciapiedi, e producono un terribile inquinamento; in città come Milano o Roma spesso, per motivi di salute pubblica, il comune emette il divieto di circolazione per le auto. Un altro fatto negativo è la mancanza di verde. Essendo cresciute per secoli nell’aria delimitata dalle mura, le abitazioni hanno a poco a poco occupato tutto lo spazio disponibile, mangiandosi alberi e prati. Così, la maggior parte degli italiani abitano in condomini di 6-7 piani, senza il cortile interno tipico dei condomini bielorussi, senza il giardinetto privato tipico alle abitazioni anglosassoni e perfino senza i parchi e i giardini che si trovano in tutte le città europee. S. Sibella. Regioni d’Italia, 2007
Esercizi VII. Usate il congiuntivo. Io credo che la storia delle città italiane... (essere) molto antica, che molte... (fondare) in età romana. Ritengo però che il periodo migliore... (essere) il Medioevo e che alcune in quel tempo... (diventare) molto ricche. I cittadini dell`epoca pensavano che la loro città ... (essere) superiore a tutte le atre. Credo che oggi l`organizzazione dello spazio urbano... (conservare) tratti del Medioevo.
Lettura Roma Roma è senza dubbio la città più importante d’Italia, sia perché è la capitale dello Stato italiano, sia perché è la più grande per popolazione (più di 3 milioni di abitanti). Ma Roma non è importante solo per gli italiani, è una città famosa in tutto il mondo. Alla base di questa fama c’è la sua storia, che la rende unica ed eccezionale. Roma, infatti, è stata prima la capitale dell’impero romano, uno dei più grandi e progrediti del passato, poi il centro del cristianesimo, e della Chiesa cattolica in particolare. Perciò, possiamo dire che è una città dotata di spirito e dimensione universale, da secoli luogo di incontro di gente di ogni razza e cultura. Prima vi arrivavano i cittadini dell’impero romano in cerca di fortuna e carriera, poi gli ecclesiastici e i pellegrini di tutta l’Europa, in visita dal papa, oggi turisti e fedeli provenienti da ogni angolo della Terra. Dal ruolo di capitale universale deriva anche un’altra immensa ricchezza di Roma: i suoi monumenti e i suoi tesori artistici. Roma è sicuramente la città più ricca di opere d’arte nel mondo, tanto che è impossibile elencarle e persino conoscerle tutte. Ad ogni angolo di strada si possono ammirare rovine romane, architetture preziose, statue, fontane riccamente decorate, per non parlare dei dipinti che sono custoditi nelle centinaia di chiese e palazzi nobiliari. Per quanto riguarda l’epoca antica, non possiamo non ricordare i Fori imperiali, con i suoi templi e mercati, le Terme di Caracalla, l’arco di trionfo di Costantino, il Pantheon, e naturalmente l’anfiteatro Flavio, noto come Colosseo. Il secondo periodo di fioritura artistica fu quello umanistico-rinascimentale. Allora furono costruite le principali basiliche della città: quelle di santa Maria Maggiore, di san Paolo, di san Giovanni in Laterano, e infine l’imponente e meravigliosa basilica di san Pietro in Vaticano. Annessi a quest’ultima sono i Musei Vaticani, dove si possono trovare migliaia di opere d’arte, libri antichi, miniature, gioielli, ecc., e dove sorge la Cappella Sistina, con il Giudizio Universale di Michelangelo. Una terza fase di splendore si ebbe nel 1600-1700, con i dipinti di Caravaggio, ma soprattutto con le statue e le architetture di Bernini e Borromini, che decorano piazza Navona e piazza di Spagna; ultimo capolavoro barocco fu la fontana di Trevi. Ma Roma non è interessante solo per la sua storia e la sua arte. È infatti una città bella nel suo insieme, che invita a passeggiare attraverso i suoi numerosi parchi, lungo le rive del Tevere, per le sue vie commerciali piene di negozi di lusso, sui suoi colli, da dove si può godere lo spettacolo di tramonti colorati e rasserenanti. Per non parlare delle piacevoli chiacchierate che si possono fare, seduti in piazza o al tavolino di un ristorante all’aperto, con turisti di ogni nazione, ma soprattutto con i romani, che sono persone aperte e gentili, sempre pronte alla conversazione e allo scherzo. Proprio grazie ai milioni di persone che la visitano e a quelli che la abitano, Roma resta una città viva, non pietrificata nel suo passato, pur così “presente”. È una città animata e trafficata, una città che lavora, anche se non con i ritmi frenetici dei centri industriali, ma con l’allegra intraprendenza dei suoi bottegai e negozianti, con l’orgogliosa calma dei suoi funzionari ministeriali e con l’arguto edonismo dei suoi artisti e intellettuali – non dimentichiamo, infatti, che Roma, con le sue università, le sue biblioteche, le sue accademie artistiche, il suo centro di produzione cinematografico (Cinecittà ), è l’indiscussa capitale culturale d’Italia. Insomma, una visita a Roma è un’esperienza che ci arricchisce e ci seduce da tanti punti di vista, ed è un’esperienza che invita al ritorno più e più volte (come ci si augura con il rito della monetina gettata nella Fontana di Trevi); e non sarà tempo perso, perché ogni volta Roma ci regalerà qualcosa di nuovo, un piacere diverso, un’emozione irripetibile. S. Sibella. Regioni d’Italia, 2007
Lettura Venezia Venezia è situata quasi tutta nella laguna veneta ed è una città unica nel mondo per la sua eccezionale posizione. Nel IV-V secolo, quando le orde barbariche invasero l'Italia, gli abitanti della pianura dovettero cercare rifugio sulle isole del mare Adriatico (a quattro chilometri dal continente) e vi crearono la nuova città, la futura " regina dell'Adriatico". Nel corso dei secoli, specialmente nel Rinascimento, Venezia è divenuta una delle più potenti repubbliche marinare d'Italia. Con Venezia è legata l'attività di Vivaldi (compositore), di Goldoni (drammaturgo), di Gozzi (autore teatrale), di Tiziano (pittore), di Veronese (pittore) e di molti altri uomini di cultura dell'Italia. Oggi Venezia è unita alla terraferma con un ponte ferroviario e con il ponte della Libertà. La città si estende su 118 isole, le quali sono separate da 116 canali e comunicano per mezzo di circa 400 ponti. Il Canal Grande in forma di una enorme " S" rovesciata attraversa tutta la città per quasi quattro chilometri. Tre ponti lo attraversano, il più antico e famoso è il Ponte di Rialto, con molte piccole botteghe di artigianato di vetro e di argento. Ai due lati del Canale Grande si alzano antichi palazzi che specchiano nelle acque scure le loro facciate di marmo. Il Canal Grande è pieno di vaporetti, motoscafi e gondole, leggere, lunghe e strette che il gondoliere conduce con un solo remo, con grandissima abilità. Dalle rive del Canal Grande partono numerose strade, chiamate calli, e molti canaletti, chiamati rii, i quali conducono nei diversi quartieri della città. Alla fine di questa strada navigabile sorge il Palazzo Ducale (IX secolo) e lì vicino, l'antica basilica di San Marco (IX-X secolo) in stile bizantino, ricca di splendidi mosaici, situata sulla piazza omonima. I moltissimi piccioni di piazza San Marco le danno un aspetto caratteristico. Vicino alla Basilica di San Marco sorge il Campanile, alto circa 80 metri, dal quale si può ammirare la più bella veduta di Venezia. Il Palazzo Ducale contiene tesori d’arte, le sue sale sono affrescate da Tiziano, Tintoretto e da altri pittori veneziani. Al Palazzo Ducale aderisce la prigione di Piombi (del Cinquecento), alla quale i prigionieri venivano condotti attraverso il famoso Ponte dei Sospiri. La Piazza San Marco si trasforma in un'altra piazza più piccola, la Piazzetta, luogo preferito per le passeggiate dei veneziani. Nella Piazzetta sorgono due colonne di granito, su una delle quali posa il leone alato di San Marco, antico simbolo della repubblica veneziana, stemma di Venezia. Oggi Venezia è una città che vive del suo passato e rimane, nonostante certe trasformazioni e innovazioni, forse il più evidente esempio di città -museo, uno dei centri più antichi della cultura italiana.
III. Quiz. Venezia 1. Fare un giro in gondola a Venezia è sempre molto costoso? No, si può fare un breve giro in gondola pagando pochi euro. Sì, fare un giro in gondola a Venezia è sempre piuttosto costoso.
2. Quando si verifica il fenomeno dell'acqua alta a Venezia? L'acqua alta si verifica quando piove per molti giorni di seguito. L'acqua alta si verifica quando ci sono alta marea, vento da sud e bassa pressione.
3. Come ci si può spostare a Venezia quando c'è l'acqua alta? Si possono comprare stivali che vengono venduti proprio davanti alla stazione dei treni. È possibile noleggiare delle piccole barche per spostarsi tra le vie della città.
4. È possibile entrare con l'auto a Venezia? Sì, è possibile entrare con l'auto a Venezia e parcheggiarla in un garage. No, a Venezia si può arrivare solo in treno.
5. Di quante isole è composta Venezia? Venezia è composta di due isole, separate tra loro dal Canal Grande. Venezia è composta di molte piccole isole, unite l'una all'altra da più di mille ponti.
6. Gli abitanti di Venezia sono in diminuzione o in crescita? Vivere a Venezia non è facile, per questo il numero dei suoi abitanti è in continua diminuzione. Venezia è così amata in tutto il mondo che la sua popolazione cresce di anno in anno.
7. È vero che l'intero territorio del Comune di Venezia si trova sulla laguna? No, sulla laguna si trova solo il centro storico del Comune di Venezia, mentre un'altra parte si trova sulla terraferma. Sì, altrimenti Venezia non sarebbe unica.
8. A cosa assomiglia la città di Venezia guardandola dall'alto? A un pesce. A una barca.
9. Che cosa hanno di particolare gli indirizzi postali a Venezia? Negli indirizzi non si indica la via, ma il quartiere. Così i numeri delle case raggiungono le migliaia. Molte vie a Venezia hanno più di un nome. Lettura Firenze La bellissima città toscana, costruita sulle rive del fiume Arno, conta circa 380.000 abitanti. Dell’origine romana rimangono solo i tracciati delle strade del centro, mentre meglio conservata è la Firenze medioevale anche se sono oggi conservate solo poche delle 250 torri nobiliari. Ma è durante il Rinascimento che la città conosce il suo più grande sviluppo architettonico e artistico. Con la Signoria dei Medici (1434–1494) Firenze diventa un centro culturale e politico di livello europeo in cui lavorano i principali artisti dell’epoca. Poche città d'Italia presentano tanta varietà di fisionomia quanto Firenze nel suo interno. La Firenze di Dante, ristretta al centro con le sue torri mozzate, e la Firenze Medioevale, ricca e magnifica, sono racchiuse nella Firenze artistica, dei chiostri, delle chiese tranquille, delle vie solitarie e silenziose, dove sono nati ed hanno lavorato tanti famosi pittori del Quattrocento e del Cinquecento. Situata sul fiume Arno, circondata dalle colline con il cielo quasi sempre azzurro, Firenze, capoluogo della Toscana, è una delle più belle città italiane, un vero museo, pieno di bellissime opere d'arte e di monumenti storici. Le sue piazze e i suoi palazzi sono ornati di opere immortali di Ghiberti e Brunelleschi, di Cimabue e Giotto, di Michelangelo e Raffaello, di Filippo Lippi e Botticelli. Nel centro della città si trova la piazza del Duomo con i monumenti famosi: la cattedrale Santa Maria del Fiore, il Campanile di Giotto e il Battistero con la magnifica porta di bronzo dorato, opera di Lorenzo Ghiberti (chiamata da Michelangelo la " porta del paradiso" per la bellezza dei bassorilievi). Una grande impressione lascia la piazza della Signoria, centro della vita politica della città, e la loggia dell'Orcagna con le statue in marmo e in bronzo, fra cui il " Perseo" di Benvenuto Cellini. Nella piazza vediamo anche una copia del " Davide" di Michelangelo (l'originale si trova nella galleria dell'Accademia fiorentina). I turisti visitano la casa di Dante e quella di Michelangelo. Celebri sono le sue Tombe della Notte e del Giorno, dell'Aurora e del Crepuscolo. Sulla collina oltre Arno c'è il piazzale Michelangelo, da dove si può godere un bellissimo panorama di Firenze. Con i suoi tantissimi monumenti l’intera città è un grande museo all’aperto. Tra i più famosi ricordiamo il Duomo del XIII-XIV secolo con la cupola del Brunelleschi, il Battistero (sec. XI) e il Campanile di Giotto, il Palazzo Vecchio con la loggia dei Lanzi (sec. XIV), il Palazzo degli Uffizi (1560), il Palazzo del Bargello (sec. XIII), il Ponte Vecchio (sec. XIV). Tra le molte chiese ricordiamo Santa Croce (sec. XIII), Santa Maria Novella (sec. XIII-XIV). A Firenze ci sono due ricchissime gallerie: Galleria degli Uffizi e Galleria Pitti con le opere dei più grandi pittori italiani: Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, Botticelli, Tiziano e tanti altri. Questi due palazzi, situati sulle rive opposte dell'Arno, comunicano fra di loro per mezzo del lunghissimo Corridoio Vasariano che dagli Uffizi passa sul Ponte Vecchio fino al Palazzo Pitti. Con la storia di Firenze sono legati i nomi di Dante e Boccaccio, di Machiavelli e di Galileo, di Leonardo da Vinci e di Cellini. Firenze era un centro economico e culturale del Rinascimento, a Firenze crearono le loro opere i grandi umanisti italiani, qui si formò la lingua italiana letteraria. La Firenze di oggi basa la sua economia soprattutto sul settore terziario con i vari servizi in funzione di un eccezionale turismo interno e internazionale. Molto attivi sono l’artigianato e il commercio. S. Sibella. Regioni d’Italia, 2007 Lettura supplementare Altre città italiane Città del Vaticano Ha una superficie di soli 0, 44 km2 e una popolazione di circa 1000 persone. Dal 1929 il Vaticano è uno stato indipendente dall’Italia con a capo il Papa. Si tratta di un piccolo stato con una propria banca e un istituto per le Opere Religiose che amministra i beni della chiesa e che finanzia le tante attività della Chiesa Cattolica nel mondo. Centro della religione Cattolica, la Città del Vaticano è la meta ogni anno di milioni di pellegrini e turisti che vogliono ascoltare le parole del Papa, visitare i luoghi sacri e le grandi opere d’arte che si trovano all’interno della città. Piazza San Pietro con la sua basilica è la chiesa più grande della cristianità. La cupola è stata progettata da Michelangelo mentre la piazza è circondata dal famoso colonnato progettato dall’architetto Bernini. All’interno dei Palazzi Vaticani si trova la Cappella Sistina chiamata così dal nome del, Papa Sisto IV, che l’ha fatta costruire tra 1475 e 1481. Famosissimi gli affreschi del Pinturicchio, Perugino, Botticelli, Ghirlandaio e Michelangelo. La cappella è stata restaurata tra il 1980 e il 1990. Milano Nel capoluogo della Lombardia vivono 1.302.808 di persone. È la città più europea d’Italia ed è il maggiore centro commerciale, industriale e finanziario del paese. Tutte le banche principali del paese hanno sede a Milano e la sua Borsa valori è la più grande d’Italia. È la capitale dell’editoria e della cultura e molti tra i maggiori quotidiani nazionali hanno la propria sede in questa città. Cinque sono le università milanesi tra pubbliche e private: la Statale, la Cattolica, il Politecnico, la Bocconi e l’istituto Universitario di Lingue Moderne (IULM). Il suo teatro, la Scala, è il maggiore teatro lirico del paese. Un settore economico molto sviluppato in questa città è il terziario avanzato (il settore che si occupa dei servizi: marketing, pubblicità, servizi informatici alle imprese, ricerca e sviluppo, televisioni private). Al centro della città troviamo il Duomo (sec. XIV-XIX) e la Galleria Vittorio Emanuele II, che è il punto di incontro dei milanesi. Non lontano dal Duomo, in Via Montenapoleone, si trovano i negozi dei grandi stilisti di moda italiani e stranieri. Non bisogna infatti dimenticare che Milano è anche la capitale italiana della moda. Nella chiesa di Santa Maria delle Grazie troviamo il famosissimo affresco di Leonardo, il Cenacolo. Il Cenacolo di Leonardo da Vinci (1494-1497) è rimasto chiuso al pubblico per un restauro durato molti anni e terminato nel 1999. Ora è di nuovo aperto al pubblico e lo si può nuovamente ammirare con i suoi colori originali. Napoli La città più importante dell’Italia del sud si trova su un bellissimo golfo ai piedi del Vesuvio, un vulcano ancora attivo. Capitale del Regno di Napoli per quasi sei secoli è stata una delle più importanti città europee soprattutto nel ‘600 e ‘700. La sua espansione comincia con la dinastia francese degli Angioini (XII-XV secolo) e continua con la dinastia spagnola degli Aragonesi (XV-XVI secolo) e degli Asburgo di Spagna (XVI-XVIII). A partire dal 1840 inizia per Napoli una grave crisi economica che durerà per molto tempo anche dopo l’Unità d’Italia (1861). Agli inizi del ‘900 diventa molto importante l’attività commerciale del porto. L’attività industriale si sposta invece gradatamente nelle zone più interne. Negli ultimi decenni del 1900 inizia per Napoli una grande ristrutturazione con cui si cerca anche di rilanciare l’attività turistica che è sempre stata una fonte importante di ricchezza per la città. Tra i più importanti monumenti della città ricordiamo il Castel Nuovo, chiamato anche il Maschio Angioino, costruito da Carlo I d’Angiò nel Duecento e ricostruito nel Quattrocento da Alfonso I d’Aragona e la chiesa di Santa Chiara con il suo famoso chiostro (XIV sec.). Molto interessante è il Museo e Galleria Nazionale di Capodimonte (storia e arte napoletana). Gli aspetti più affascinanti di Napoli sono, sia per i turisti che per i napoletani stessi, nello stesso tempo anche gli aspetti più negativi della città. La bellezza e la ricchezza dei suoi monumenti e delle vie del centro ricche di eleganti negozi, convivono con le caratteristiche strade povere e con una periferia tra le più brutte d’Italia. I vicoli di Napoli pieni di vita, con i panni stesi ad asciugare, con gli artigiani che lavorano in strada, con i suoi abitanti poveri ma felici, sempre pronti ad aiutare gli altri, a cantare e ad ammirare il mare, sono stati i protagonisti di tanti film italiani pronti a descrivere una città che probabilmente non è mai esistita. Oggi, anche se questo tipo di vita sta scomparendo, fa ancora parte del folclore napoletano che nasconde però condizioni di vita molto difficili in cui è presente una forte criminalità. S. Sibella. Regioni d’Italia, 2007 Esercizi I. Conoscete i simboli delle seguenti città? 1. Firenze 4. Roma la rosa la lupa il giglio l`orso 2. Torino 5. Venezia il toro il leone di San Marco la mucca il tigre di San Giorgio 3. Napoli 6. Bologna il bue due chiese l`asino due torri
II. Quale tra queste città ha il maggiore numero di abitanti? E il minore? 1. Genova 4. Napoli 2. Palermo 5. Milano 3. Roma 6. Torino III. A quale delle città indicate qui di seguito si riferiscono le seguenti affermazioni? Alcune sono valide per più di una città. Torino Venezia Palermo Milano Roma a) è sede delle maggiori istituzioni politiche; b) è una città molto turistica; c) è il capoluogo del Piemonte; d) è la capitale d`Italia; e) è sede di un`importante industria automobilistica; f) non ha problemi di traffico; g) si trova su un`isola; h) ha un passato arabo-normanno; i) è una città portuale; j) è il centro economico e finanziario del Paese; k) in inverno c`è spesso la nebbia; l) ha enormi problemi di traffico; m) ha quasi tre milioni di abitanti; n) è la città della moda e dell`editoria; o) è la città dei ponti.
IV. Traducete in italiano. Италия – это страна городов с древней историей. Большинство из них были основаны в эпоху Римской империи, но периодом их настоящего расцвета стало позднее Средневековье. До сих пор современные итальянские города сохранили много средневековых черт: исторический центр, окруженный высокими стенами, с узкими и извилистыми улочками, домами, церквями, общественными зданиями, памятниками и развалинами, восходящими к разным эпохам. Самое сердце города – это, несомненно, центральная площадь, на которой раньше располагался древний рынок, форум, дворец, церковь или городское управление. Сейчас здесь можно найти все: муниципалитет, почту, аптеку, парикмахерскую, банк, всевозможные магазины. Прогулку по итальянским городам можно сравнить с путешествием во времени и истории искусства и архитектуры. Отличительной особенностью итальянских городов является толпа. Люди встречаются в центре и на площади, здороваются, шутят, ходят по магазинам, а летом сидят за столиками кафе прямо на улице. В маленьких городах все жители знают друг друга и все события, происходящие в городке, долетают до площади мгновенно. Но, естественно, в итальянских городах есть и проблемы. И самая серьезная из них – это автомобильное движение. Итальянцы редко пользуются общественным транспортом и садятся в машину даже для того, чтобы просто съездить за сигаретами. Автомобили стоят повсюду, даже на тротуаре. Машины сильно загрязняют воздух, поэтому в Милане и Риме часто вводят запрет на автомобильное движение. Кроме этого, в итальянских городах мало зелени. Большинство итальянцев живет в 7–8-этажных домах без садика или парка.
LA FAMIGLIA Ampliamento lessicale Matrimonio m – брак, бракосочетание, супружество; matrimonio civile – гражданский брак, matrimonio religioso – церковный брак, matrimonio d’amore – брак по любви, matrimonio d’interesse – брак по расчету, contrarre matrimonio – вступить в брак, separarsi dopo cinque anni di matrimonio – разойтись после пяти лет супружества. Coniuge m/f – супруг, супруга. Parente m/f – родственник, родственница, parenti lontani – дальние родственники, aprenti prossimi – близкие родственники, i parenti più stretti – ближайшие родственники. Parentela f – 1. родство; 2. родственники, родня; vincolo di parentela – родственная связь, i vincoli – узы. Regolare – 1. регулировать; 2. приводить в порядок, упорядочивать. Definitivo, a − окончательный, решающий, определяющий. Costituire – образовать, создать, основать; essere costituito da – состоять из; Costitutivo − составной, входящий в состав. Essere soggetto a … − быть в подчинении, подвластным к.-л. Essere considerato sacro e indissolubile – считать священным и нерасторжимым. Convivere − жить вместе, сожительствовать. Capofamiglia m – глава семьи. Mansione f − обязанность, должность. Essere onorato, rispettato – быть почитаемым, уважаемым; Sono onorato di conoscere questa persona. – Для меня честь быть знакомым с этим человеком. Preminenza f – превосходство, главенство; occupare una posizione di preminenza – занимать главенствующую позицию. Ceto m – социальный слой, ceto agiato – зажиточный слой общества. Alloggio m – жилье; alloggio unifamiliare – жилье на одну семью; vitto ealloggio – питание и проживание. Richiudersi, ripiegarsi su se stesso – замкнуться в себе, уйти в себя. Sancire la parità – устанавливать равенство, avere parità di diritti – пользоваться равноправием, ottenere parità di diritti – добиться равноправия. Potestà f – зд. родительские права. Fare ricorso a − прибегнуть к помощи; fare ricorso a un avvocato − воспользоваться услугами адвоката. Indulgenza f – снисходительность, мягкость, терпимость. Laboriosità f – трудолюбие. Per cominciare
Quali di queste parole associate all’idea di famiglia? Perchè? tradizione sicurezza coppia calore solidarietà controllo bambini competitività amicizia conflitti severità sincerità disponibilità nido convivenza amore
Lettura La famiglia Famiglia patriarcale Nel corso dei millenni, matrimonioe famiglia hanno conosciuto forme molto diverse e diverse sono state le leggi o le tradizioni da cui venivano regolati: non è neppure detto che le forme che viviamo ai tempi nostri debbano essere definitive. Nell’antichità più vicina a noi − greca e romana − la famiglia è stata l’elemento costitutivo della società. La donna era per lo più soggetta al marito e non partecipava alla vita pubblica: il matrimonio veniva spesso contrattato dai genitori. L’avvento del cristianesimo modificò largamente questi rapporti: il matrimonio fu considerato sacro e indissolubile, monogamico e fondato sull’amore reciproco. Nei secoli successivi l’autorità del padre sulla moglie e sui figli continuò ad essere dominante. Nel medioevo europeo e nelle età seguenti la famiglia non era costituita soltanto da una coppia e dai figli non sposati ma da tutta la parentela. Tale vincolo di parentela manteneva strettamente uniti tutti i familiari, anche non conviventi sotto lo stesso tetto. Questa era la famiglia patriarcale. Ancora in epoche molto vicine a noi, tale tipo di comunità era piuttosto diffuso, specialmente nelle campagne; l’autorità del capofamiglia era assai forte e quando qualcuno dei figli maschi si sposava non andava ad abitare altrove, ma conduceva la moglie alla casa paterna e tutti avevano precise mansioni. L’amministrazione della casa di norma passava al figlio maggiore e a sua moglie. I “patriarchi” erano onorati e rispettati da tutti e le nuore spesso non vedevano l’ora di passare in posizione di preminenza, perché questo portava una serie di vantaggi (ad esempio, se le condizioni economiche in cui si trovava la famiglia erano buone, non dovevano più lavorare nei campi). Популярное: |
Последнее изменение этой страницы: 2016-04-11; Просмотров: 1173; Нарушение авторского права страницы